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YOUR EXOTIC GARDENER

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HI! I'M Samuele Storari

LANDSCAPE GARDENER

EXOTIC GARDEN DESIGNER

LANDSCAPE PHOTOGRAPHER

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La mia storia.

Passione senza limiti.

Dire di essere semplicemente appassionato di giardini sarebbe riduttivo; il mio è un amore ossessivo-compulsivo per le piante, una sorta di DOC che mi spinge continuamente verso il perfezionismo, un traguardo che so bene essere irraggiungibile.

Le piante sono al contempo la mia condanna e il mio più grande sollievo. Con il passare del tempo, la natura si è rivelata una guida saggia, fornendomi preziose indicazioni. Nel frattempo, vivo con serenità questo mio profondo legame, accogliendo le sfide e i conforti che esso comporta.

Qual è la forza che guida un giardiniere verso l'esplorazione costante del regno vegetale?

Per me, tutto è iniziato con una semplice curiosità per le forme insolite e le resistenze sorprendenti delle piante esotiche che trovavo nei giardini,

una curiosità che si è trasformata in una vera passione per scoprire e condividere la bellezza e la diversità del mondo vegetale.

Fin da giovanissimo, ho imparato a osservare e interagire con la natura senza filtri, lasciando che le sue stagioni e i suoi ritmi guidassero il mio apprendistato e la mia crescita professionale. Questo approccio intuitivo, quasi bambinesco, mi ha permesso di approfondire non solo la conoscenza delle piante ma anche di sviluppare un profondo rispetto per il loro ambiente e il loro ruolo nel nostro mondo.

La mia carriera come giardiniere paesaggista e designer di giardini ha preso forma grazie a mentori illuminati e a viaggi formativi in diversi continenti, dove ho potuto studiare le piante nel loro habitat naturale. Queste esperienze hanno arricchito la mia comprensione e hanno ampliato la mia visione di quello che un giardino può e deve essere: un luogo di bellezza, sostenibilità e armonia.

Ogni progetto che intraprendo è un'opportunità per educare e ispirare, per mostrare come l'interazione attenta con la natura possa trasformare non solo i nostri spazi esterni, ma anche il nostro benessere interiore. Credo fermamente che comprendere e rispettare la natura sia fondamentale, e il mio obiettivo è quello di portare questa consapevolezza a quanti più possibile.

Dal vento che modella le palme alle delicate texture delle succulente, ogni dettaglio in natura ha qualcosa da insegnarci. E in questo continuo dialogo con il verde, trovo la mia missione e la mia gioia.

ALLE RADICI DELLA PASSIONE

Correva l'anno 1994 quando, durante una vacanza a Tenerife nelle Canarie, una semplice foto divenne il preludio di una vita dedicata alle piante. Senza pensarci troppo, dopo l'invito di mia madre a posare per un ricordo, mi trovai davanti a una maestosa palma.

 

All'epoca non sapevo che fosse una Phoenix, ma mi sentii subito come un supereroe al suo cospetto. Scherzi a parte, questo fu l'inizio del mio viaggio, una vita intera dedicata alle mie amate piante.

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SEMINARE IL MIO FUTURO

Nel 2008, mentre frequentavo l'Istituto Tecnico Agrario di Lonigo (Vicenza), partecipai a un viaggio studio tra Barcellona e il Giardino esotico di Monaco che si rivelerà decisivo. Verso la fine del viaggio, mentre i miei compagni acquistavano le solite calamite e tazze nei negozietti di souvenir, la mia attenzione fu catturata da quattro sacchettini di semi: Cycas revoluta, Washingtonia filifera, Chamaerops humilis e Phoenix canariensis. Senza rendermene conto, fu così che iniziai le mie prime semine.

All'epoca, la mia conoscenza sulle piante esotiche era limitata; stavo appena iniziando a imparare i loro nomi tramite il web. Nonostante studiassi agraria, la mia scuola non offriva materiale approfondito su queste specie, quindi mi affidai a Google e ai libri scientifici per approfondire. Crescendo in provincia di Verona, non avevo avuto molte occasioni di vedere palme, come magari avrebbe potuto accadere in centro o nel sud Italia.

 

Questa curiosità iniziale si trasformò pian piano in una vera e propria mania. All'inizio non sapevo nemmeno come coltivare i semi di palme, ma il desiderio di saperne di più e di iniziare a curare esemplari più grandi cresceva ogni giorno, spingendomi verso una passione che sarebbe diventata centrale nella mia vita.

LA NASCITA DELLA COMMUNITY

Nel 2008, durante le mie ricerche su internet, scoprii GardaPalme.it, un sito fondato dall'entusiasta Gian di Desenzano (Brescia). In quel periodo, gestire un sito internet non era semplice, ma Gian era già riuscito a radunare un'abbondanza di informazioni derivanti dalle sue esperienze personali e quelle di altri palmofili della zona del Lago di Garda e del nord Italia.

 

Essendo già appassionato di informatica, vidi l'opportunità di contribuire a questa vibrante comunità. La pubblicazione delle esperienze e delle foto era gestita manualmente via email, un processo che richiedeva tempo. Decisi quindi di offrire il mio aiuto, creando il forum ufficiale di Garda Palme (gardapalme.forumcommunity.net), che divenne il primo punto di incontro per gli appassionati di esotismo nel nord Italia, affiancato dal forum aggiornatissimo di tropicamente.it.

Abbiamo così formato una community affiatata, trasformandoci da semplici conoscenti virtuali a veri amici. Questo legame si è rafforzato attraverso i primi raduni nei giardini e negli orti botanici, momenti che hanno cementato ulteriormente la nostra passione condivisa per le palme.

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PIONIERI DELLE PALME AL FREDDO

Il mio percorso nelle coltivazioni esotiche prese una svolta significativa quando, tramite il sito, conobbi Morris di Casaleone (Verona). Grazie a lui, iniziai a coltivare le prime Washingtonia, nate da semi di piante madri fruttificate a Bardolino, per poi passare alle Phoenix.

Gian e Morris furono mentori preziosi, soprattutto in quegli anni in cui internet non offriva ancora un mare di informazioni e solo pochi appassionati si dedicavano alla sperimentazione e condivisione dei propri esperimenti.

 

Le informazioni sulla resistenza delle palme al freddo erano scarse, e per noi palmofili del nord, scambiarsi queste preziose conoscenze, soprattutto durante i mesi invernali, diventava essenziale per minimizzare gli errori e migliorare le tecniche di coltivazione.

IL GIARDINO SPERIMENTALE

Sarò per sempre grato a Firmino, il mio amato nonno materno, da cui ho ereditato l'infinito amore per la coltivazione della terra. Fin da piccolo, curavo insieme a lui il nostro orto famigliare. Nonostante il suo scetticismo iniziale quando iniziai a portare a casa nuove palme—commentando in dialetto veneto, "Varda che con le palme non se magna mia" che significa "Guarda che con le palme non si mangia"—la mia passione non conobbe limiti. Il suo orto produttivo cedeva gradualmente spazio alle mie sperimentazioni ornamentali.

Nel tempo, trasformai completamente il giardino di casa, rimuovendo le alberature e l'orto esistente per dare vita a un progetto ambizioso: un giardino esotico sperimentale. Qui, iniziai a coltivare palme, yucche, agavi, cactacee e succulente resistenti al freddo, sia in piena terra che in vaso.

 

Questo divenne il mio laboratorio a cielo aperto, dove mi dedicavo a scoprire nuove specie, comprendere i microclimi del mio giardino, e apprezzare le sfumature che differenziano una zona totalmente soleggiata da una in mezz'ombra. La creazione di un substrato idoneo, l'uso delle giuste concimazioni e irrigazioni, e soprattutto le strategie di protezione durante i mesi più freddi, sono diventati i pilastri della mia expertise.

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DAI BANCHI DI SCUOLA AL VIGNETO

Nel 2008 mi diplomo come Perito Agrario e subito dopo inizio a mettere in pratica le competenze acquisite, immergendomi nel mondo della viticoltura. Apprendo l'arte della potatura, i metodi per effettuare trattamenti fitosanitari e acquisisco una profonda conoscenza del ciclo vitale delle piante.

La cura di ogni singola pianta diventa una lezione quotidiana sul campo, insegnandomi non solo le tecniche agricole ma anche l'importanza di ascoltare e rispondere ai bisogni specifici della natura.

MAPPANDO L'ITALIA

Orti botanici, giardini pubblici, vivai... ogni luogo era una destinazione. Armato di macchina fotografica e una inarrestabile curiosità, ho riempito il serbatoio e percorso l'Italia da capo a piedi. Per anni, ho viaggiato dal nord al sud del paese, osservando, imparando e documentando ogni dettaglio. Il mio scopo? Creare un database completo, un vero e proprio atlante dei punti di interesse botanico in Italia.

Dopo anni di ricerche e viaggi, posso dire con orgoglio di avercela fatta.

 

Questo archivio non è solo un insieme di luoghi: è una mappa vivente delle meraviglie botaniche italiane, arricchita dalle mie fotografie e dai racconti di ogni esplorazione, diventando una risorsa imprescindibile per ogni appassionato di piante e giardinaggio.

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ESPLORAZIONI BOTANICHE

Nel 2009, la mia curiosità per il mondo vegetale si trasformò in una vera e propria passione assorbente. Iniziai a viaggiare per l'Italia, visitando vivai e orti botanici, in un incessante ricerca di conoscenza. Durante questi viaggi, acquistavo libri tecnici, prevalentemente in inglese e spagnolo, che andavano oltre le semplici informazioni tecniche.

Le fiere di settore divennero appuntamenti imprescindibili. Al Flormart di Padova, ad esempio, avevamo l'opportunità di incontrarci e scambiare preziose informazioni con alcuni dei più importanti vivaisti di palme d'Europa.

DAL VIGNETO AL VIVAIO

Nel 2011, durante una conversazione casuale sulle palme con Mario dall'Ava, un vivaista di Lonigo (Vicenza), emerse la possibilità di un cambiamento nella mia carriera. Colpito dalla mia passione, Mario mi propose di unirmi alla sua azienda. Accettai, e così iniziai la mia esperienza in vivaio, dapprima come aiuto venditore.

Questo ruolo iniziale mi permise di affinare le mie conoscenze nel conoscere nuove specie di piante. Ben presto, la mia carriera prese una svolta decisiva, e iniziai a lavorare come giardiniere, sfruttando la mia formazione e passione.

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I MIEI MAESTRI

Le fondamenta della mia conoscenza sulla resistenza e coltivazione delle palme al freddo furono poste da Gian e Morris, i miei primi maestri in questo campo. Quando Gian decise di allontanarsi dal web e con l'emergere di Facebook, fondai il gruppo "I LOVE PALMS & HARDY TROPICAL PLANTS", pensato come un prolungamento del forum originale e un nuovo punto di riferimento per condividere e apprendere.

Attraverso questa community, ho stretto legami duraturi con veri mentori. Alberto Feruglio, un appassionato collezionista, divenne un caro amico e da lui ottenni le mie prime specie rare, arricchendo notevolmente le mie conoscenze. La visita al suo giardino rafforzò una convinzione: tutti i palmofili sono un po' pazzi!

Successivamente incontrai Federico Oste, un vivaista che è diventato il mio mentore e massimo esponente italiano delle palme resistenti al freddo. Le nostre conversazioni telefoniche, a volte lunghe ore, sono fonte inesauribile di sapere.

Alessandro Marini, invece, è il mio guru per quanto riguarda le specie tropicali; una vera enciclopedia vivente di botanica!

Per ultimi, ma non per questo meno importanti, i miei migliori amici tropicalisti, fonte di stimolo ed aggiornamenti: Paolo Guida, Marco Bulgheroni, José Andrés Forlanelli Ramirez, Siro Turba e Nicola Pizzolato. Ognuno di loro ha arricchito la mia vita non solo con la loro conoscenza e passione, ma anche con momenti di vera amicizia e supporto. Senza di loro, il mio percorso non sarebbe stato così ricco né così gioioso.

Infine, devo un ringraziamento anche a Google. Potrà sembrare scontato oggi, ma all'inizio della mia carriera, l'accesso ad informazioni così vaste era davvero rivoluzionario, permettendomi di connettermi con appassionati e forum internazionali, superando i limiti delle poche risorse disponibili all'epoca.

EUROPEAN TOUR

Anche se avevo inizialmente deciso di concentrarmi sull'Italia, ben presto compresi che all'estero c'erano innumerevoli giardini meravigliosi da scoprire. Mi innamorai perdutamente della Costa Azzurra e del sud della Spagna, e iniziai quasi ossessivamente a visitare ogni luogo possibile, con l'obiettivo di imparare, catalogare e fotografare.

Parallelamente, la mia passione per la fotografia e la scrittura si intensificava; grazie all'abbondante materiale che raccoglievo, la mia carriera prese una svolta significativa. Diventai un articolista e fotografo professionista nel tempo libero, specializzandomi in reportage sui giardini.

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THAILANDIA

La mia curiosità per il mondo delle piante tropicali divenne una vera e propria ossessione. Dopo aver esplorato l'Europa, decisi che era il momento di avventurarmi in ambienti ancora più esotici. Nel 2012, a 23 anni, partii per la Thailandia. Studiai le piante tropicali nel loro habitat naturale, visitando numerosi orti botanici e interagendo con i botanici locali che arricchirono la mia conoscenza con aneddoti e tecniche tradizionali.

Questo viaggio non solo approfondì la mia comprensione delle piante tropicali, ma mi offrì anche una prospettiva unica sulle pratiche di conservazione e sul significato culturale delle piante nelle comunità locali.

CALIFORNIA

Un sogno che avevo fin dall'adolescenza? Visitare la California. Nel 2014, a 25 anni, quel sogno divenne realtà. Partii per quasi un mese, determinato a studiare il clima californiano in tutte le sue sfaccettature, notevolmente simile, da nord a sud, a quello dell'Italia. Il mio viaggio mi portò da San Francisco a Los Angeles e San Diego, dove selezionai i migliori vivai e visitai tutti gli orti botanici possibili.

Una deviazione a Las Vegas, nel Nevada, era inevitabile, data la vicinanza e l'attrattiva della città.

Particolarmente significativa fu la tappa a Palm Springs, un luogo di grande interesse botanico e fondamentale per il mio studio sul campo. L'esperienza mi ha permesso di osservare come le piante si adattano a diversi microclimi e di esplorare la ricca varietà di flora gestita dagli esperti locali, ampliando ulteriormente la mia comprensione e apprezzamento per le strategie di coltivazione in climi aridi.

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CIAO ITALIA!
MI TRASFERISCO IN SVIZZERA

Nel 2018, all'età di 29 anni, presi una decisione significativa: lasciare l'Italia. Il settore del giardinaggio, purtroppo sottovalutato e spesso mal retribuito nel mio paese natale, mi spingeva a cercare opportunità migliori altrove. Così, mi trasferii a Zurigo, nella Svizzera tedesca, dove mi innamorai immediatamente della loro metodologia di lavoro rigorosa e innovativa. Fu lì che mi tornò a battere il cuore; Zurigo divenne la mia nuova casa.

Fin dal mio arrivo, ripresi il mio percorso professionale con rinnovato entusiasmo, concentrando i miei studi sulle piante perenni e sulle graminacee ornamentali. La mia passione per il Garden Design crebbe esponenzialmente e, attraverso impegno e dedizione, ottenni l'attestato federale svizzero EFZ come Giardiniere paesaggista.

Questo passaggio non solo segnò un cambiamento geografico, ma rappresentò anche un decisivo passo avanti nella mia carriera, permettendomi di approfondire la mia conoscenza e applicare le mie competenze in un ambiente che valorizzava pienamente il mio lavoro.

CREAZIONE DEL TERRAZZO
ESOTICO SPERIMENTALE

Dopo aver lasciato il mio giardino sperimentale di Verona, ho intrapreso una nuova sfida a Zurigo: la creazione di un terrazzo esotico sperimentale. Concentrandomi sulla coltivazione in vaso, ho iniziato a esplorare le potenzialità di uno spazio urbano trasformato in un'oasi verde.

Nel mio ruolo di giardiniere paesaggista presso l'azienda GGZ di Zurigo, ho l'opportunità di ampliare costantemente le mie competenze in manutenzione del verde e realizzazione di giardini. La mia esperienza si arricchisce ogni giorno, affrontando progetti che vanno dal mantenimento della biodiversità alla promozione degli insetti pronubi. Inoltre, mi dedico a creare giardini naturalistici e a eliminare l'uso del diserbo chimico, aspetti che sono diventati punti fermi del mio approccio ecologico al giardinaggio.

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BRASILE

Nel 2019, a 30 anni, la mia esplorazione botanica globale mi ha portato in Brasile per alcune settimane. Qui, ho approfondito lo studio delle piante tropicali, sorpreso e affascinato nel scoprire che molte delle nostre "piante d'appartamento" sono in realtà piante comuni nei giardini brasiliani.

Questa esperienza non solo ha arricchito la mia conoscenza delle specie tropicali ma mi ha anche permesso di osservare le tecniche di giardinaggio locale, che integrano armoniosamente queste piante nel paesaggio urbano e rurale. La diversità botanica che ho incontrato ha ampliato la mia comprensione delle interazioni tra clima e flora, portandomi a riflettere su come le pratiche di giardinaggio possano variare radicalmente in base al contesto geografico.

CONTENT CREATOR

Se in passato utilizzavo Instagram principalmente a livello personale, dal 2019 ho dato una svolta al mio approccio, trasformandolo in una piattaforma dedicata alla pubblicazione di contenuti su piante e giardini. Questo rinnovato impegno sui social media ha risvegliato le mie abilità di divulgatore, ricordandomi i miei inizi nel 2006, quando gestivo un forum e scrivevo articoli.

Sui social, trovo grande soddisfazione nel mostrare giardini incantevoli e far conoscere le diverse specie di piante a un pubblico più ampio. Questo mi permette non solo di condividere la mia passione, ma anche di educare e ispirare altri appassionati di giardinaggio. La risposta della community è stata incredibilmente positiva, e questo scambio continuo di conoscenze e idee è diventato una fonte costante di ispirazione per il mio lavoro.

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EXOTIC GARDENER

Nel 2021, ho lanciato ExoticGardenet.info, un sito che ha immediatamente incluso una sezione Magazine dedicata alle piante esotiche. Questo spazio è diventato una risorsa per appassionati e professionisti interessati a scoprire e approfondire il mondo delle specie vegetali esotiche.

Parallelamente, ho continuato a perfezionare le mie competenze di blogger, fotografo e videomaker. La mia passione per la fotografia di paesaggi mi ha portato a frequentare workshop con fotografi di giardini di fama mondiale. Questa esperienza ha ulteriormente affinato la mia abilità nel catturare e trasmettere la bellezza dei giardini attraverso l'obiettivo, arricchendo i contenuti visivi dei miei canali social.

MASTER IN GARDEN DESIGN

Nonostante la botanica non abbia quasi più segreti per me, ho raggiunto un punto della mia carriera in cui sento la necessità di superare alcuni limiti nella progettazione dei giardini. Con grande entusiasmo, nel 2023, ho deciso di iscrivermi a un Master Degree in Garden Design presso la NAD. Questa scelta rappresenta un passo significativo nel mio percorso professionale, consentendomi di affinare ulteriormente le mie competenze e di approfondire la mia conoscenza nella creazione di spazi verdi che siano sia funzionali che esteticamente piacevoli.

Questo percorso di studi non solo mi sta fornendo nuovi strumenti teorici e pratici per la progettazione, ma sta anche ampliando la mia visione del garden design, permettendomi di esplorare nuove tendenze e applicazioni innovative nel campo. Con questa nuova competenza, aspiro a trasformare ulteriormente gli spazi esterni in esperienze immersive e sostenibili, rafforzando il mio impegno verso un design che rispetti e valorizzi la natura.

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STUDIO EXOTIC GARDENER

Dopo un periodo iniziale in cui offrivo consulenze gratuite, ho notato un crescente interesse e aumento delle richieste. Questo mi ha spinto a creare servizi esclusivi di Exotic Gardener, offerte su misura e di altissima qualità, pensate per coloro che desiderano solo il meglio per le proprie piante e i propri giardini. Ogni consulenza è accuratamente personalizzata per soddisfare le esigenze specifiche di ciascun cliente, assicurando che ogni spazio verde possa raggiungere il suo massimo potenziale estetico e funzionale.

I miei servizi sono dettagliati, accessibili tramite la sezione SERVIZI, dove i clienti possono esplorare le diverse opzioni disponibili e scegliere quella più adatta alle loro necessità. Con questo approccio, mi impegno a trasformare visioni e sogni in realtà tangibili, elevando ogni giardino a un'opera d'arte vivente.

Fine.

La fine di un nuovo inizio.

L'ossessione di conoscere più a fondo l'incredibile mondo del giardinaggio ha segnato il percorso della mia carriera come giardiniere paesaggista, blogger e fotografo di giardini. Ogni giorno, la mia missione si rafforza e diventa più tangibile, guidata da una passione inesauribile per il verde.

Il mio obiettivo? Divulgare la bellezza e la complessità del mondo delle piante a un pubblico sempre più vasto.

 

Desidero ispirare gli altri a scoprire e apprezzare la varietà e la vitalità di questo ambiente, trasformando la loro percezione e interazione con gli spazi verdi, accrescendo la conoscenza dei giardini esotici, che a mio avviso saranno i nuovi giardini del domani, dato che hanno bisogno di pochissima acqua, resistono alle alte temperature ed hanno bisogno di pochissima manutenzione.

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